
Interpreting Something Else
La visione di Alessandro Sorci per lo sgabello Zeta di Mario Botta per Alias.
Il fotografo e visual artist Alessandro Sorci firma per Alias il progetto Interpreting Something Else, realizzando una serie di immagini che reinterpretano Zeta, lo sgabello disegnato da Mario Botta, caratterizzato da una struttura essenziale che incarna l'approccio dell'architetto svizzero alla sintesi architettonica e al minimalismo estetico. Cinque fotografie rendono omaggio alla storia e ai valori del marchio attraverso una narrazione visiva contemporanea. Con un approccio essenziale e fortemente grafico, Sorci indaga le forme, i materiali e le geometrie delle sedute, creando immagini che uniscono rigore compositivo e sensibilità estetica. I suoi progetti fotografici si concentrano sull'oggetto come elemento scultoreo, esaltandone i
dettagli costruttivi e le proporzioni attraverso inquadrature essenziali e colori misurati, qualità che emergono anche in questa serie dedicata a Zeta. Attraverso una serie di scatti di still life, Alessandro Sorci racconta le linee geometriche e l'essenza minimalista dello sgabello, evidenziandone la struttura a “Z” da cui il prodotto prende il nome. Le fotografie, caratterizzate da un sapiente uso della luce e da composizioni pulite, riflettono lo stile distintivo di Sorci, incentrato sull'eleganza delle forme e sulla purezza del design. Il progetto Interpreting Something Else prosegue il percorso iniziato da Alias nel 2023 nella formulazione di una comunicazione con un linguaggio inedito e sperimentale. Guardando al presente con curiosità e
proponendosi di scoprire interessanti interpretazioni creative, Alias ha coinvolto un team eterogeneo capace di lavorare su nuovi gesti visivi. Interpreting Something Else rende omaggio alla storia di Alias e delle sue collezioni attraverso una narrazione fotografica inedita che vede una selezione di prodotti raccontati attraverso l'obiettivo di talenti contemporanei. Le sedute entrano in contatto con personalità diverse, invitate a contestualizzare o decontestualizzare gli elementi con libertà espressiva, dando forma a progetti unici. I prodotti diventano protagonisti di narrazioni che ne rivisitano l'essenza e ne esaltano le forme in un'interpretazione inaspettata. Immortalati da diversi talent (tra cui Luca Caizzi, Ambra Crociani,
Louis De Belle, Alecio Ferrari, Stefano Galuzzi, Mattia Parodi, Delfino Sisto Legnani, De Pasquale – Maffini) questi racconti visivi mettono in evidenza il concetto di Something Else, nella rappresentazione dei diversi prodotti. Il processo creativo si riappropria in modo inedito e audace dei pezzi storici e contemporanei che hanno segnato la storia del brand. Ogni prodotto diventa protagonista di una nuova interpretazione, trasformandosi in un'installazione, una scultura o un disegno grafico astratto. Il risultato sono scatti d'autore che catturano dettagli riconoscibili e raccontano l’identità di Alias proiettata verso il futuro, in un dialogo costante tra memoria ed innovazione.