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1979
La storia di Alias si inaugura nel 1979 con spaghetti chair di Giandomenico Belotti, prima fra le creazioni Alias ad entrare nella collezione del MoMA di New York.
spaghetti
1982
Forme archetipe della geometria architettonica ispira la sedia seconda progettata dal grande architetto ticinese Mario Botta.
botta
1987
Ricerca e sperimentazione con la seduta in fibra di carbonio light light di Alberto Meda.
1993
Su un unico concetto di gamba in acciaio conificato verniciato si basa il progetto portante della collezione atlas di Jasper Morrison.
atlas
1994
Alberto Meda disegna la sedia highframe, con struttura in profilo d’alluminio estruso ed elementi in pressofusione e seduta in rete di poliestere spalmata con PVC.
frame
1996
La poetica della leggerezza trova espressione
in laleggera chair di Riccardo Blumer,
Compasso d’Oro ADI 1998.
laleggera
2000
Il decennio si apre con flexus
di Paolo Rizzatto, una versione
di imbottito, dove i fori nello
schienale alleggeriscono la
percezione dell’ingombro.
2001
La collaborazione con Alberto Meda ha un nuovo, significativo impulso con lo sviluppo della rollingframe.
frame
2003
Segesta di Alfredo
Häberli entra nella
collezione alias
grazie alla sua forma
limpida e decisa.
segesta
2004
Perfetti per ogni spazio, pubblico o privato,
i tavoli frametable di Alberto Meda sono
caratterizzati dal design sobrio e dalla
grande leggerezza formale.
frametable
2006
Alberto Meda disegna la panchina setes dall’anima materica e formale.
2007
Ampliamento della proposta outdoor con la collezioni open system di James Irvine.
2007
Collezione di poltrone e divani dehors sofas di Michele De Lucchi.
2009
Alias amplia la proposta di tavoli con le collezioni biplane di Alberto Meda.
2009
Prosegue la ricerca sulle sedute con norma di Michele De Lucchi una sedia da ufficio che garantisce ergonomia assoluta.
2009
I Mediterranei – Sedie Love Difference, un progetto di Michelangelo Pistoletto e Juan E.Sandoval. 248 sedie laleggera compongono sei diversi mari, simbolo di integrazione fra culture diverse. Un incontro inedito fra arte e design.
2011
Alias edita uno storico progetto di Pio Manzù,
geniale protagonista del car design italiano
degli anni ’60.
manzù
2011
Il linguaggio diretto ed essenziale di Jasper Morrison incontra spaghetti chair. E di questa icona Alias offre la sua originale reinterpretazione con tagliatelle.
tagliatelle outdoor
2011
L’imbottito entra nel mondo Alias con uno spirito tecnologico, affine all’identità del marchio, con il sistema eleven disegnato da PearsonLloyd.
eleven
2012
Con aline di Dante Bounuccelli
la libreria, nella sua semplicità e
rigore, diventa un vero e proprio
elemento architettonico in grado
di organizzare gli spazi.
aline
2012
Eugeni Quitllet ama arrivare
all’essenza degli oggetti. Svelarne
l’anima in una visione inusuale e
intensa. Accade con la sedia elle,
elegante e confortevole.
elle
2012
Ispirata alla tradizione delle sedie in filo di
ferro, kobi di Patrick Norguet si configura con
una seduta elegante e leggera, un’architettura
sospesa di grande contemporaneità.
kobi
2014
Il legno è il filo conduttore di
kayak la sedia sviluppata con
tecnologie tradizionali per dare
vita a un progetto di grande
eleganza e comfort.
kayak
2014
Reinterpreta la tradizione artigianale la collezione
di sedie e tavolino tabu firmata da Eugeni Quitllet.
2015
Il Presidente di Alias, Beat Zaugg assieme all’Architetto Renato Stauffacher, Amministratore Delegato di Alias dal 1993, e all’Architetto Andrea Sanguineti, Brand Manager dell’azienda, segue lo sviluppo dello storico marchio di design made in Italy.
2015
Combinando magistralmente materiali e tecniche
produttive differenti, legno, plastica ed alluminio,
Nendo firma per Alias il progetto di sedute twig.
twig
2015
Gabriele e Oscar Buratti interpretano per Alias la tipologia del
tavolo a base centrale, con saen, una mensa caratterizzata da
una base in cemento che in un disegno fluido, continuo e morbido,
diventa stelo esile e slanciato, in un contrasto formale molto forte.
saen
2016
Il gesto raffinato di
Ron Gilad entra nella
collezione Alias, per
la quale il designer
israeliano sviluppa il
sistema tavolo zero.

2016
Protagonista al Salone del Mobile di Milano 2016 la poltrona e pouf Gran Kobi di Patrick Norguet, caratterizzata dalla scocca realizzata con l'intreccio di fili di acciaio
gran kobi
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2016
La collezione di imbottiti eleven , progettata da PearsonLloyd si amplia con l’introduzione della variante high back, che prevede pannelli laterali e posteriori, che si fissano alle gambe creando una zona protetta di privacy, ideale per gli spazi di lavoro.
eleven high back

2016
Linee leggere e filanti, profili sottili e imbottiture con bordi morbidi ed allungati che sulla parte posteriore ed inferiore si raccordano con i dorsi proposti in diversi materiali, sono gli elementi che caratterizzano l’intera collezione slim disegnata da PearsonLloyd.
slim

2016
TEC è un tavolo componibile con gambe in fusione di alluminio dal design slanciato che si agganciano a una struttura in alluminio estruso arretrata rispetto al bordo del tavolo offrendo la percezione di un piano in volo.
TEC
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2016
Dalla collaborazione con lo studio Nendo, nasce il sistema di imbottiti okome. Una famiglia di sedute e schienali caratterizzati da ampi raggi e forme morbide e naturali che richiamano i ciottoli levigati dall’acqua.
okome

2017
La poetica progettuale di Sou Fujimoto, uno dei principali progettisti di architettura contemporanea al mondo, incontra la leggerezza tecnologica di Alias, per la quale sviluppa bookchair, una libreria domestica caratterizzata da un approccio fresco ed innovativo.
bookchair

2017
Dalla collaborazione con lo studio Nendo, nasce il sistema di tavolini e complementi d’arredo flow bowl.
Fluidi ed enigmatici, top e contenitore raggiungono una fusione di forma e funzione.

2018
Manzù table, progetto di Pio Manzù, rispecchia la capacità di Alias nel selezionare un oggetto del passato di grande carica innovativa e trasferirlo nel mondo contemporaneo con degli accorgimenti che lo rendono estremamente attuale.
manzù table

2018
New lady firmata da Paolo Rizzatto rappresenta l’originale interpretazione di Alias delle sedute contemporanee domestiche.
lady collection
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2018
Alias presenta vina, il sistema di imbottiti firmato da Patrick Norguet. L’obiettivo del designer francese è quello di semplificare l’idea tradizionale del divano, spesso risultato di una costruzione complessa, ricoperta di schiuma e tessuti.
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2018
AluZen. Un sistema accogliente per pensare, riflettere, meditare. Un progetto autentico, firmato da Ludovica + Roberto Palomba per Alias, che pone al suo centro l’uomo, divenendo una vera e propria isola dove trascorrere i momenti di relax.
AluZen

2018
Dalla sorprendente forma organica di layout, disegnato per Alias da Michele De Lucchi, viene sviluppato il secrètaire, un nuovo progetto che conferisce un valore d’uso completamente nuovo.
layout

2018
Entra nella squadra di Alias, il designer inglese Simon Pengelly con landscape, il sistema per ufficio flessibile e funzionale che offre ampia possibilità di utilizzo, integrandosi armoniosamente negli ambienti di lavoro.
landscape

2018
Essenziale ed ergonomica, slim chair di PearsonLloyd interpreta perfettamente il tema del design della seduta elementare contemporanea.
slim

2019
L’antica arte degli origami, quella che fa vivere la carta attraverso minuziose piegature manuali, ha ispirato time, la poltrona disegnata da Alfredo Häberli per Alias. Il principio di questo progetto, infatti, si basa sulla trasformazione di un semplice foglio bidimensionale in una scocca tridimensionale.
time
2019
Atelier Oï entra nella squadra dei designer Alias con il divano e la nave va. Il percorso di ricerca e l’approccio costruttivista dei designer svizzeri è coerente al DNA di Alias che privilegia i principi costruttivi al disegno formale.
e la nave va

2019
Nel binomio artigianalità e tecnologia si racconta la visione di Alias, che Michele De Lucchi riesce a intrepretare con con il progetto del divano trigono.
trigono