"Interpreting Something Else" le icone di Alias tra ironia ed equilibrio
Destrutturazione, ironia ed equilibrio sono i temi affrontati in ‘Interpreting Something Else’, un racconto fotografico che celebra con un approccio inedito alcuni tra i pezzi che hanno segnato la storia del brand. Oggi, otto prodotti firmati da grandi maestri del design quali Giandomenico Belotti, Mario Botta, Alberto Meda, Paolo Rizzatto, Riccardo Blumer e Patrick Norguet diventano i protagonisti di una narrazione che ne rivisita l’essenza e ne esalta le forme in un’interpretazione inaspettata. Un invito ad un approccio responsabile e sostenibile, che invece di perseguire nell’incessante sovrapposizione, ricerca la novità e contemporaneità anche nel passato. Una dimostrazione che il design d’autore può essere atemporale se riscoperto in una nuova veste, nella ricerca di un nuovo linguaggio.
Sperimentazioni creative, leggerezza tecnologica, versatilità e desiderio di essere diverso: dal 1979, questi sono i valori portanti di Alias. Gli stessi valori hanno guidato la stretta associazione dell’azienda con alcune delle più importanti firme del design, oggi Alias è affiancato da un nuovo team di creativi per plasmarne la sua visione futura. Una presenza informata da una profonda ricerca e valutazione dell’approccio sperimentale, dei suoi ideali pionieristici e del suo DNA poliedrico.
Il brand si avvale di una sinergia interdisciplinare composta da un collettivo di designer, tecnici, grafici, fotografi ed esperti di settore.
Oggi Alias riscopre Something Else, il valore chiave che da sempre descrive la duplice natura del brand, tra funzionalità e sperimentazione.
Il racconto visivo, immortalato da Alecio Ferrari e allestito da Studio Testo, mette in evidenza il concetto di Something Else, nella rappresentazione dei suoi prodotti. Il processo creativo si riappropria in modo inedito e a volte ironico dei pezzi che hanno contribuito alla storia del brand di arredamento. Ogni prodotto, estratto dall'ambiente canonico d'interni, diventa protagonista di una nuova interpretazione, trasformandosi in un'installazione, una scultura o un disegno grafico astratto. Il risultato sono scatti d'autore che catturano dettagli riconoscibili, proposti nel loro insieme o disassemblati. Questo approccio rivela l'orientamento al futuro di Alias, che continua a reinventarsi attraverso una visione fresca e creativa del suo passato iconico.
Destrutturazione. Le componenti delle sedute vengono ri-assemblate in una nuova struttura astratta, spostando l’accento su forme e finiture.
Ciò accade per le sedie Prima e Seconda di Mario Botta,
destrutturate e ricomposte in due sculture. Le componenti in alluminio in diversi colori della sedia Bigframe di Alberto Meda galleggiano sospese una sull’altra, dando origine a un’opera astratta.
Ironia. I prodotti interagiscono con oggetti del quotidiano trasformandosi in installazioni inaspettate ed ironiche. La sedia New Lady di Paolo Rizzatto compare tra un cumulo di abiti colorati, mentre la sedia Kobi del designer francese Patrick Norguet diventa un cestino della spesa, pieno di prodotti colorati no – logo. I cassetti di Robot (Mario Botta, 1989) vengono riempiti di pomodori rossi, un accenno di colore nel rigore del progetto.
Equilibrio. In un sottile gioco di equilibri, uno o più prodotti vengono sospesi, appoggiati su elementi fragili e precari. È il caso delle sedie Lalaggera hide- leather (Riccardo Blumer, 2023) in bilico una sull’altra, in appoggio su una piuma, o della celebre Spaghetti chair, tesa in un gioco di cordini di pvc che creano un divertente motivo grafico.
Questo progetto narrativo continua il percorso iniziato da Alias ad inizio anno nella formulazione di una comunicazione che si serve di un linguaggio inedito e sperimentale.
Guardando al presente con curiosità e partendo alla scoperta di interessanti interpretazioni creative, Alias ha coinvolto un team eterogeneo in grado di lavorare su nuove gestualità visive. Un importante lavoro di squadra che ha saputo tradurre nel presente, pur preservandone il rispetto per i pezzi di arredamento che hanno contribuito a scrivere la storia del design in Italia.
CREDITS
Photography Alecio Ferrari
Concept & Set Design Studio Testo