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Quando la semplicità disegna la storia la Spaghetti chair di Alias

Alias omaggia il capolavoro di Giandomenico Belotti, simbolo dell’azienda, con un nuovo progetto editoriale

Il rinomato brand italiano di design Alias continua a celebrare il suo 45esimo anniversario rendendo omaggio alla Spaghetti Chair. Primo prodotto dell’azienda e simbolo della sua storia, l’opera del maestro Giandomenico Belotti (1922-2004) diventa protagonista di un nuovo progetto editoriale firmato dal celebre fotografo Delfino Sisto Legnani. Un’ironica ma profonda esplorazione nel potere della semplicità. La Spaghetti Chair è uno degli esempi di veri e propri oggetti di culto nel mondo del design. La sua struttura minimalista in acciaio e i tubi in PVC, la cui lunghezza sembra quasi infinita, fanno parte del nostro immaginario collettivo, simbolo del design industriale contemporaneo. La semplicità, spesso, rappresenta l’esercizio più arduo da affrontare con successo. 

Belotti ha creato la Spaghetti Chair partendo da una “necessità professionale di interpretare la domanda culturale media e di offrire risposte precise, funzionali senza arzigogolare per stupire, per stare nell’onda delle mode, del nuovo a tutti i costi, per accendere i riflettori su sé stesso, attraverso l’interruttore dell’idea esibita, della trovata estetica” come riportato nella biografia di Claudio Bagatti e Mariavittoria Schinetti (Electa, 2004). L’immediatezza, perfetta, della Spaghetti Chair l’ha resa icona sia negli spazi domestici, tra le case e gli spazi quotidiani, che nelle collezioni permanenti dei più prestigiosi musei, tra cui il MoMA di New York, il Vitra Design Museum di Weil am Rhein e la Triennale Milano.

Nonostante il nome apparentemente giocoso, questa seduta racchiude l’essenza del razionalismo italiano di Belotti, tra eccellenza e innovazione. Rispetta la tradizione artigianale italiana ma rappresenta un'avanguardista lavorazione delle strutture, del trattamento delle forme e dell'uso dei materiali. In tutta la sua semplicità, la Spaghetti Chair è uno degli oggetti che hanno definito la storia e la cultura del design. Nel 1979, quando Alias inizia la produzione della Spaghetti Chair, Belotti continua a perfezionarla: rende meno curvo il traverso dello schienale, aggiunge piccoli tappi di gomma alle estremità superiori dei montanti, sposta il traverso centrale alla base e ottimizza i materiali della seduta e dello schienale. Queste continue e minuziose migliorie hanno reso, nel corso degli anni, la Spaghetti Chair un emblema del design industriale contemporaneo.

Oggi Alias rende omaggio alla Spaghetti Chair guardandola attraverso l’obiettivo del talento contemporaneo Delfino Sisto Legnani, che la rende protagonista di una narrazione fotografica inedita. Con estrema libertà espressiva e ironia, Legnani celebra la filosofia fondante di Alias, racchiusa nella poetica del “Something Else”. Decontestualizza la Spaghetti Chair dalla sua principale funzione, facendola interagire con oggetti insoliti e figure umane legate al mondo dell'infanzia. Questo approccio suggerisce un'interpretazione ironica della sedia, esaltandone la struttura, il design innovativo, e la leggerezza del suo nome.