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DRY Collezione

Alberto Meda, 2019

Rivisitato nella geometria delle gambe e nell’attacco tra struttura e piano, DRY è la sintesi perfetta di un pensiero progettuale che riscopre nell’essenzialità formale una straordinaria ricchezza compositiva.
L’elegante base in alluminio si snoda in una forma seducente grazie ad un giunto che diventa il dettaglio chiave dell’intero progetto. Il piano in cristallo risolve in un solo elemento la funzionalità dell’oggetto e la sua componente estetica, lasciando intravedere la bellezza della struttura.

About
DRY

Era il 1987 quando Alberto Meda sperimentava per la prima volta l'uso del poliuretano compatto costampato con il metallo per il tavolo Dry.
Oggi questo progetto torna protagonista delle collezioni Alias per raccontare l'incontro tra leggerezza stilistica e tecnologia d’avanguardia.
L’esperienza di Alias nel lavorare materiali di diversa natura stimola la creatività del designer che restituisce molteplici interpretazioni dello stesso tavolo. DRY è la sintesi perfetta di un pensiero progettuale che riscopre nell’essenzialità formale una straordinaria ricchezza compositiva.

Alberto Meda

Ritratto ufficiale Alberto Meda

Nasce a Lenno Tremezzina (Como) nel 1945. Si laurea in ingegneria meccanica al Politecnico di Milano. Nel 1987 e nel 1989 progetta per Alias Lightlight e Softlight, due sedie storiche, di cui la prima è esposta nella collezione permanente del MoMA. Sono invece del 1994 le prime sedute Alias della linea Frame seguite nel 2003 da Frametable, nel 2007 dalla collezione per esterno Teach wood, nel 2009 dai tavoli Biplane. Nel 2011 è insignito del premio Compasso d'Oro ADI per il tavolo pieghevole da esterni Teak. Firma con Francesco Meda la sedia Hydrochair (2011) e il sistema HUB (2022). Vive e lavora a Milano.

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alberto Meda by Roberto Sellitto